La depressione post partum e la psicosi puerperale possono riguardare fino al 20% delle puerpere. In particolare la depressione post partum può manifestarsi attraverso varie forme. Si sviluppa pochi giorni dopo il parto, può risolversi spontaneamente entro poche settimane o può persistere ed assumere notevole intensità. Tra i fattori di rischio riconosciamo per entrambi i coniugi: l’esperienza della propria nascita, la posizione nella fratria, la relazione con i propri genitori, la mancata elaborazione della propria crisi adolescenziale, la qualità della relazione di coppia prima della gravidanza, la difficoltà ad elaborare le separazioni, esperienze depressive personali e della famiglia di origine, fragilità nella costruzione della propria identità sessuale, alterazione dell’immagine del sé corporeo, la difficoltà ad individuare un confine con la famiglia d’origine. Gli operatori coinvolti, in particolare ginecologi ed ostetriche ed anche pediatri, psichiatri, medici specialisti in medicina generale, psicologi, si trovano ad operare scelte decisamente delicate e difficili che richiedono una capacità di integrazione di aspetti multi disciplinari e della collaborazione dei neogenitori e delle loro famiglie. Nel corso del seminario il relatore porrà una particolare attenzione a quei passaggi che, partendo dall’individuo, attraverso la costruzione della relazione di coppia, si concludono con la transizione alla genitorialità. Verranno presi in esame quegli aspetti che possono aiutare quanti sono coinvolti nell’evento nascita a cogliere elementi predittivi utili ad un inquadramento corretto degli eventuali segni di disagio psicologico in uno dei due genitori. Saranno riportate esperienze di trattamento dei disturbi psicologici tipici del post-partum. Verrà proposto un questionario da somministrare alle coppie nel corso della gravidanza.
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